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Tema: Legalità dell'mp3 in Svizzera

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talpaHome userMember since 2003
Rigaz mi sono informato presso la SUISA (la SIAE svizzera in pratica) e mi hanno spiegato un po' com'è la legge di fronte all'mp3.
Questo per ricollegarmi un po' agli ultimi discorsi sul forum atomix (non ci sono più stato ma penso che molti lo guardino poco...), magari può esservi utile se per caso capitate a dover fare una festa in CH :-)

(scusate se a volte va a capo un po' strano ma l'ho copiato dall'email e ho messo a posto solo il più grosso!)

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Gentile Signor ....

Faccio riferimento alla Sua richiesta del 01.07.2003. Troverà una panoramica delle domande poste più frequentemente e delle relative risposte inerenti alla musica su Internet ed al formato MP3 sul nostro sito web (www.suisa.ch -> About Music -> FAQ) nonché sulla nota esplicativa allegata alla presente.

Risposta alle Sue domande:

- L' MP3 è un formato relativamente nuovo per la memorizzazione elettronica di musica. Il formato stesso non è né fuorilegge né vietato. Tuttavia viene spesso utilizzato abusivamente per il download di file musicali offerti o acquisiti illegalmente. Siamo in presenza di un'offerta illegale quando non tutti gli aventi diritto del brano (autori ed editori, interpreti e produttori) hanno acconsentito allo sfruttamento
della loro opera. L'utilizzo in pubblico di file musicali che rientrano in questa categoria è in ogni caso vietato.

- Chi utilizza musica all'infuori della sfera privata (cerchia di
famigliari e amici stretti) ha bisogno dell'autorizzazione di ognuno degli aventi diritto. L'autorizzazione ad eseguire supporti sonori ed audiovisivi ottenibili in commercio viene rilasciata dalla SUISA dietro pagamento di un'indennità stabilita nelle tariffe (consultabili sul nostro sito alla rubrica utenti -> tariffe). Per le esecuzioni musicali in occasione di manifestazioni danzanti e ricreative (p.es. DJ) viene applicata la tariffa comune Hb (all'infuori dell'industria alberghiera) o la tariffa comune H (nell'ambito dell'industria alberghiera ). A livello di diritto d'autore, in quest'autorizzazione è già inclusa l'antecedente riproduzione o la memorizzazione nel formato MP3. I diritti degli interpreti e dei produttori per la riproduzione e la memorizzazione tuttavia non sono inclusi. Tali diritti vengono gestiti autonomamente dai produttori e dagli interpreti. Chi vuole memorizzare dei brani musicali nel formato MP3 su un hard disc o su CD vergini allo scopo di eseguirli
poi in pubblico, deve richiedere un'autorizzazione supplementare ai produttori e agli interpreti. Dato che l'industria dei supporti sonori non vede di buon occhio simili intenzioni, a livello pratico è quasi impossibile ottenere la suddetta autorizzazione.

- Suppongo che per "cd bollati SUISA" Lei intenda i CD vergini su cui viene riscossa una cosiddetta "Indennità sui supporti vergini ". Tale versamento copre l'indennità per la riproduzione/memorizzazione di materiale protetto dal diritto d'autore per l'uso privato. Le utilizzazioni che esulano dalla sfera privata vanno indennizzate separatamente.

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Spero vi sia utile...

Se siete maggiormente interessati (anche se non credo proprio) vi posso incollare un paio di pagine che comprendono le basi giuridiche di Broadcasting, Servers, Download,...
 

Mensajes Thu 10 Jul 03 @ 8:06 pm
PerozPRO InfinityMember since 2003
Grazie per le info :)

Peroz
 

Mensajes Thu 10 Jul 03 @ 8:09 pm
talpaHome userMember since 2003
uaz uaz... ho trovato un paio di chicche ;)
Queste sono proprio forti :-)

SUI CD MASTERIZZATI
È consentito:
- masterizzare dei cd per un uso personale;
- masterizzare dei cd per regalarli agli amici e ai parenti più stretti
Non è consentito:
- masterizzare dei cd per venderli (eccezione: se dispone di un'autorizzazione ad hoc dell'industria e se la sua offerta ha ottenuto la relativa licenza dalla SUISA);
- masterizzare dei cd per regalarli fuori dalla cerchia dei parenti e degli amici più stretti.

SUGLI MP3
Il downloading di file MP3 ad uso privato è abusivo?

La SUISA parte dal presupposto che il downloading di opere musicali e multimediali da Internet a fini privati è autorizzato. L'uso del downloading è legale solo se i file musicali vengono utilizzati esclusivamente per un uso privato o nell'ambito di una cerchia di amici stretti o dei famigliari.
Anche se è l'offerente dei siti web ad essere responsabile per il loro contenuto, l'utilizzatore privato deve tener presente quanto segue: l'uso privato del downloading di file MP3 illegali si muove in un campo giuridico non ben definito. In ogni caso tale pratica favorisce il progredire del fenomeno della pirateria. Il danno che ne deriva non colpisce solamente l'industria musicale, ma anche e soprattutto gli autori delle relative opere musicali che non ricevono più un compenso per il loro lavoro

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Che bello vivere in Svizzera :-) (tiriamocela... hihihi)

byez
 

Mensajes Fri 11 Jul 03 @ 3:08 am
fabiusPRO InfinityMember since 2003
quanto costano gli affitti delle case? quasi quasi ci faccio un pensierino a trasferirmi.........
 

Mensajes Fri 11 Jul 03 @ 2:15 pm
Si, ma manca il mare...
 

Mensajes Fri 11 Jul 03 @ 3:08 pm
Dj dAnHome userMember since 2004
La Svizzera vi ricordo che non appertiene alla CE, e la vita è il doppio piu' costosa che da noi (in proporzione al guadagno ovviamente).
 

Mensajes Wed 10 Nov 04 @ 11:30 am
Ok,xfetto,qdi dov'è il problema?
Io sn amico stretto cn tutti e (forse) siamo anke parenti.
Bye
 

Mensajes Wed 10 Nov 04 @ 7:23 pm
Dj dAnHome userMember since 2004
Semplicemente: o hai un lavoro fisso, o in Svizzera hai poco da cercare come Dj, in quanto lì vanno avanti con tutta un'altra musica (a mio parere molto piu' bella!).
Te lo dice uno che in Svizzera ci è nato, cresciuto, espatriato, ci va a lavorare e a fare vacanze.
 

Mensajes Thu 11 Nov 04 @ 9:16 am
Ci lavorava cn Parrini un mio amico ke poi è andato a fare "il cantante" nei litfiba,cmq vabè,nn è nei miei progetti di alloggio,lavoro e tantomeno vacanze.
Bye
 

Mensajes Thu 11 Nov 04 @ 12:54 pm
mpandaHome userMember since 2004
Ciao a tutti :-))

sono contento che il forum si vivacizzi sul tema dei diritti d'autore e dell'utilizzo di materiale masterizzato e non originale xkè è l'unico vero argomento di riflessione per chi svolge, o si accinge a svolgere, il 'mestiere' del dj.
Credetemi, gli aspetti tecnici del djing sono un fatto realmente relativo, da sempre.
Negli anni 60 e 70 si lavorava con piatti a cinghia come Lenco, Thorens o Garrard e testine Shure o Audiotecnica.
I 'finali di potenza' potevano spaziare da Mcintosh a Galactron piuttosto che Pioneer o Luxman.
Le casse andavano dalle Davoli, Montarbo, Lem o Rcf fino alle JBLansing o Bose.
Insomma c'era molta varietà di scelta e quindi ne seguivano grandi discussioni, professionali e non.
Agli albori della globalizzazione, con l'avvento dei giganti Giapponesi, a cavallo tra i 70 e 80 ci fu la svolta dei piatti a trazione diretta, espressamente studiati ad uso professionale come i Technics o i Rosko, abbinati a testine a doppio scorrimento come Shure, Stanton o Akg, e per i finali di potenza ogni marchio internazionale di hi-fi incominciò a realizzare due linee ben differenziate tra Professional e Home end user.
Anche allora ne seguirono 'fiumi' di discussioni di tante nature.
Dalla metà degli anni 80 ci fu inoltre il passaggio 'epocale' dall'analogico al digitale con cambiamenti sostanziali che toccarono tutti gli elementi della riproduzione sonora: il cd soppiantò gradualmente il vinile, i lettore cd si affiancò al piatto e, trattandosi di materiale basato molto su 'silicio', anche i finali e i prefinali finirono per usare quasi tutti la stessa componentistica "con gli okki a mandorla" pur mantenendo la differenziazione del marchio. Della serie: sembrano diversi ma nella sostanza sono tutti uguali a causa dello standard digitale.
Vi chiederete xkè ho fatto questo lungo e sommario 'ritorno al futuro' e rispondo dicendo che malgrado tutti questi cambiamenti ed evoluzioni di sorta, noi tutti (pubblico compreso) abbiamo sempre e comunque ballato e consumato intrattenimento senza badare alle 'finezze & sofisticatezze' tecniche dei vari impianti audio.
Come dire, ciò che ha fatto realmente la differenza da sempre è 'la mano & la fantasia' di chi sta dietro la consolle.
Tant'è vero che erano gli stessi operatori discografici ad inviare in omaggio il 'servizio' novità' ai disk jockeys affinché dall'efficacia del loro operato conseguiva molto del successo commerciale dei dischi.
E senza preoccuparsi che, oggi con i cd masterizzati ma ieri con i registratori a cassetta e prima ancora con i registratori a bobina, il mercato musicale potesse vivere una 'doppia vita' che non passava esattamente dal bancone del negozio di dischi.
Semmai si preoccupavano del mercato musicale 'd'importazione', che a ben ricordare aveva molti dei toni 'allarmistici' usati oggi per la masterizzazione dei cd che, ripeto, è ESATTAMENTE ciò che accadeva un tempo quando si passava da un amico all'altro il disco da registrare su cassetta, xkè 'bruciava' la vendita dello stesso prodotto quando andava in distribuzione attraverso i canali istituzionali. E ciò accadeva a causa del 'ritardo intelligente' (o furbo, fate voi) per il quale molti dischi non venivano distribuiti in Italia fino a quando non erano stato venduto e stravenduto il catalogo vecchio (inciso peraltro con una qualità pessima rispetto ai prodotti americani, inglesi, tedeschi o giapponesi), a danno di tanti giovani, e non, che amavano godersi la musica aggiornata (perchè la musica è cultura) e con una buona qualità d'ascolto, considerato anche il prezzo alto d'acquisto sia per il materiale importato che di distribuzione nazionale.
Questa circostanza di mercato, sfavorevole ai consumatori di musica, si è protratta fino alla fine degli anni 80 ovvero fino a quando l'affermazione del mercato globale ha convogliato tutti i marchi discografici in poche grandi majors planetarie che con strategie di vendita in larga scala hanno decretato la commercializzazione in contemporanea su tutti i mercati internazionali eliminando di fatto il segmento dell'importazione (e badate bene, anche allora il mercato dei registratori e delle cassette era più che fiorente e nessuno proclamava 'guerre sante' ai consumatori).
Lassù però Qualcuno ci ama, perché per chi non lo sapesse il Signore dei musicofili esiste eccome ;o)), e così un bel giorno un ingegnere (italiano) creò la compressione Mpeg che grazie alla diffusione, straglobalizzata, dei PC e della rete ha offerto un'alternativa "cotta & mangiata" alla secolare registrazione analogica su nastro.
Che questo fatto poi abbia scatenato una 'reazione a catena' sociale in tutto il mondo coinvolgendo tutto il settore dell'intrattenimento, compreso l'abuso del diritto d'autore che riconfermo essere un'illecito e quindi da non incoraggiare, non riguarda i disk jockeys che con il loro 'buon lavoro', o meno ;o)), continuano a promuovere il mercato musicale e non a frustrarlo.
E come tali andrebbero agevolati e non perseguiti nell'uso degli strumenti di lavoro, qualunque sia la fonte del supporto fonografico, in quanto la vendita dei dischi deve essere rapportata al consumo di milioni di individui e non a qualche migliaio di disk jockeys, i cui datori di lavoro, peraltro, pagano regolarmente la siae mediante il borderò.
E l'autorizzazione aggiuntiva alla pubblica riproduzione da parte degli aventi diritto è da sempre regolata dal tacito assenso poiché, ripeto, i dischi o similari venivano e vengono a tutt'oggi inviati gratuitamente agli operatori del settore affinché li promuovano e li facciano ascoltare.
E non esistono condizioni logiche commerciali tali da 'ribaltare' tale consuetudine in quanto le discoteche esistono da sempre e sempre esisteranno, incluso il pagamento regolare della siae, anche nel loro ruolo di 'ribalta' promozionale all'acquisto di dischi nuovi e vecchi.
Così come viene regolato il senso 'liberatorio' sul diritto di riproduzione per radio & tv dal pagamento concordato con la siae senza bisogno di 'consensi' aggiuntivi.
Seppoi il mercato della vendita dei dischi è 'impazzito' per tante cause, anche sopracitate, è un controsenso kriminalizzare oggi i disk jockeys. (con buona pace del Ministro Urbani)

Ma questo è tutto un altro discorso ;o)))

Ciao a tutti ;o)))
 

Mensajes Thu 11 Nov 04 @ 1:55 pm
fabiusPRO InfinityMember since 2003
nel tuo (bellissimo) intervento hai dimenticato di ricordare che oggi, grazie alla rete, la diffusione del materiale "illegale" è diecimila volte maggiore che all'epoca dei nastri (o prima ancora delle bobine). è questo il problema che affligge le major e non certo me che all'epoca dei "nastri" ero disperato poichè, vivendo in una piccola città del centro sud d'italia, trovare un pezzo - anche a volerlo comprare legalmente - era davvero un'impresa.
 

Mensajes Thu 11 Nov 04 @ 7:52 pm
Mario sono stupefatto.
Il tuo intervento è una sintesi di storia e dimostra ke sei un pozzo di sapienza,ankio qdo parlo di queste cose o cmq noto ke c'è ancora qlcuno competente con cui parlarne mi emoziono.
Ti ringrazio di cuore,aggiungerò qto pezzo di storia sul mio sito appena potrò aggiornarlo.
Ho avuto dei casini(quasi) giudiziari qdi nn l'ho+toccato,ma ti giuro ke appena possibile(con il tuo permesso)il tuo intervento verrà aggiunto al mio sito.
Grazie
 

Mensajes Thu 11 Nov 04 @ 9:17 pm
mpandaHome userMember since 2004
Max :-))

ti ringrazio dell'apprezzamento e sono più che felice se vorrai pubblicare le mie considerazioni sul tuo sito.


Fabius :-))

è vero che le circostanze per frodare le major sono molto maggiori oggi rispetto a un tempo ma dobbiamo ammettere anche che le opportunità di profitto per le majors, da allora ad oggi, sono decuplicate: la proliferazione dei media come portatori "innocenti" di quantità insopportabili di pubblicità e promozioni, il condizionamento psicologico di intere generazioni verso uno stile di vita 'iperconsumistico' (della serie se non hai 'questo' o 'quello' status symbol non sei omologato al gruppo e al concetto di benessere e divertimento), l'abbassamento impressionante dell'età del 'responsabile d'acquisto' nei nuclei familiari (ovvero sono i 'pischelli' che portano le famiglie a spendere anche più del dovuto verso prodotti commercializzati dalle majors come cd, dvd, videogiochi, spettacoli e intrattenimento multimediali, merchandising di ogni genere etc. etc.), l'inarrestabile aumento dei prezzi di ogni forma d'intrattenimento che, guarda che combinazione! ;o))), scopri essere direttamente o indirettamente controllata dalle 'solite' majors e bla bla bla....

Con questo, sia ben chiaro, non intendo in un nessun modo giustificare nè incoraggiare l'abuso dei materiali in rete ma in qualche modo cerco di spiegarmi le 'origini' di un malcostume dilagante quando il mondo in cui viviamo è caratterizzato da messaggi e 'miraggi' di straricchezza di pochi come mito e modello (irraggiungibile) per tanti, che esasperano oltre ogni limite di decenza e moralità il rapporto tra il 'possedere' ciò che il mercato propone (e ti impone ;o)) e il senso di appagamento del 'vivere quotidiano'.
Come dire, il gatto NON si morderebbe la coda se il corrente concetto di mercato offrisse alla gente comune tante opportunità di reddito quante sono le offerte di consumo.
Ma, ahi noi, per una serie innumerovole e deprimente di motivi la suddetta 'equazione' non regge e soprattutto per i più giovani vale il detto "buffo" secondo cui 'LA MAMMA DEI PIRATINI E' SEMPRE INCINTA!' ;O)))

Mi scuso del tono un po' "blog" di questo post ma sono convinto che aumentando la 'consapevolezza' dei ragazzi si possa ottenere una diminuzione di 'crackers & lamers'.

Ciao a tutti ;o))))
 

Mensajes Fri 12 Nov 04 @ 12:20 am


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